Non è che abbia una nuova teoria che asserisce che l'Unità d'Italia sia merito di Mario Perrotta!
Mario Perrotta è un artista, un attore e scrittore, che ho avuto il piacere di vedere ed incontrare, ospitandolo nel progetto teatrale che da 3 anni portiamo avanti nel nostro ridente paese. J'adore!
Bravissimo, sia nella scrittura che nella recitazione. Assolutamente consigliato.
Comunque: dalla sua pagina di quella "macchina infernale" (di cui non si può, a quanto pare, fare a meno) che è Facebook ha lanciato una provocazione/discussione legata al suo prossimo spettacolo, che festeggierà (a modo suo, naturalmente) i 150 anni dell'Unità dell'italica penisola.
Ho aderito a quella interessante richiesta. Qui sotto quanto ho scritto al bravo artista leccese e bolognese d'adozione.
MARIO:
“Vi lancio un argomento di discussione che mi intriga molto e su cui sto lavorando per il prossimo libro/spettacolo/radio:L'unità d'Italia (come sapete si avvicinano i 150 anni da s-celebrare)
Cosa è per voi "l'Italia"?
Che significa "unità"?
Vi riconoscete in questo "paese"?
Non vi sentite obbligati a dire cosa "intelligenti", anzi: lanciate pure provocazioni e dissacrazioni sul tema, è anche di queste che ho bisogno. Scrivete quello che vi passa per la testa e per il cuore e, se volete, invitate i vostri "amici-persone-di-facebook" a partecipare, girate anche a loro la provocazione.Vorrei che il libro/spettacolo/radio prossimo, nascesse anche dalla coralità di questa discussione”.
MIO INTERVENTO:
Ciao Mario!
Mamma mia quante risposte amare/amareggiate…comprensibili, ovviamente.
Però, pur consapevole della realtà quotidiana che viviamo, non le condivido completamente.
L’Italia è un paese splendido, geograficamente, storicamente, a livello ambientale. Su questo credo ci sia poco da discutere. Probabilmente l’Italia è il paese più bello al mondo perché coniuga tutte queste caratteristiche in maniera unica.
Però…però, preso atto di quanto sopra, quello che penso è che l’Italia sono gli italiani.
L’Italia non sono gli spagnoli o i francesi. O i tedeschi. L’Italica penisola è abitata, vissuta, costruita, stramaledetta, mitizzata, distrutta, decantata dagli italiani. Allora l’Italia sono gli italiani. E allora se le cose non vanno bene ce la prendiamo con gli spagnoli, perché si sanno divertire più di noi? O con i francesi, perché ci battono a rugby e perché (dicono) si mangi meglio da loro?? O con i tedeschi, perché, maledetti tedeschi, sono precisi e onesti come…come i tedeschi??!
Prendiamocela con noi. Perché ormai gli italiani (=l’Italia) sono assopiti in un sonno greve.
Perché ci lasciamo governare. Perché ci lasciamo governare da persone (nostri connazionali) che sono criminali, ma glielo lasciamo fare, “perché tanto non cambia nulla”…
E no, signori miei: cambia. Eccome se cambia. Assumiamoci, tutti, le nostre responsabilità.
Siamo una squadra (unità? unita?) e, come in tutte le squadre, si vince e si perde insieme.
Si lotta, gioca, gioisce o piange insieme. Che piaccia o no.
E se la dirigenza o lo staff tecnico sono ladri, non ci fanno giocare bene, non capiscono un cazzo del “gioco” che stiamo giocando, nella nostra squadra si possono mandare a casa.
E invece quello che succede è che lo staff tecnico, la dirigenza, ci prende a calci in culo e noi gli diciamo “si, grazie. La prossima volta me lo dia più forte!”.
Sveglia! Giovani, vecchi, uomini, donne, pensionati, lavoratori, disoccupati, precari, ricchi, ricchi sfondati, poveri, poveri che fanno la fame.
SVEGLIA!!
L’Italia sono gli italiani! Abbiamo tutti gli strumenti e le conoscenze per risollevare questa situazione deprimente.
E invece di svegliarci ci piangiamo addosso. E, se così è, vuole dire che alla fine ci (vi) va bene.
E allora: “prego, mi calci proprio qui, bello forte…”
L’Italia sono i miei occhi, sono l’aria che respiro, le mie mani che lavorano, i passi dentro a suole sempre più sottili…sono le parole che dico, che ascolto, la musica che suono e le liriche che canto. Sono i miei pianti, i miei sorrisi, le incazzature e le storpiature. Sono il rispetto. L’accoglienza. Sono i miei nonni, il fiume vicino a casa, quel profilo delle colline e quella nebbia che non ci vedi a un palmo dal naso. L’Italia sono io all’estero…che qualche italiano lo incontri sempre! L’Italia sono io, e tu, e lui, e lui, lui, lui, lui….
Unità. Bella la definizione scritta in un intervento precedente: “sacrificare i propri interessi personali per uno scopo comune”. Unità. Comunità. Essere una comunità dovrebbe significare anche essere uniti. Non concordi (su tutto e tutti), ma uniti da elementi che sono comuni (appunto) e che definiscono in qualche modo la “comunità”. Questo spesso viene “confuso”, deliberatamente “alterato”, e questa confusione (politico-mediatica), insieme all’ignoranza dilagante e al sonno di cui sopra porta a far si che l’Unità (la comunità) finisca con i muri della propria abitazione. Pessimo. Per fortuna il senso di comunità (anche nazionale) è forte in tante persone (nonostante l’esempio negativo che ci regalano quotidianamente i politici che noi mandiamo a fare la bella vita). E comunque confido sempre nella SVEGLIA dal sonno che intorpidisce. Ognuno con le sue caratteristiche specifiche, ma uniti. Così dovrebbe essere.
Come fare a non riconoscersi nel proprio paese? Posso non riconoscermi (e NON mi riconosco) nei politici che ci governano, ma il MIO paese non me lo toglie nessuno.
E’ un po’ come diceva uno dei personaggi nel film “Radiofreccia”: credo nella musica, non nei cantanti. Perché i cantanti ti possono tradire, ma la musica , la “tua” musica non ti tradisce mai.
E vale sempre la pena lottare per migliorare la situazione.
SVEGLIA!
Perché qui i calci non si fermano.
lunedì 29 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
Love on the Air
Io: Ciao Blog!
Blog: .......
Io: ...Ciao eh!
Blog: Stronzo!
Io: .....
Blog: e "Ciao" un cazzo!
Io: ...................................
Blog: ecco bravo: taci che è meglio!
Io: ma cos....
Blog: ti ho detto di stare zitto!!!
Io: scus...
Blog: zitto!
Blog: zitto che mi devo calmare! Brutta testadicazzocoglionestronzobastardo che non sei altro! Se ti capita e non hai di meglio da fare passa da qui e ricordati che hai un blog eh!!! Anzi: non un blog, uno qualsiasi, ma io, che sono il tuo Blog! Cretino!!!!!
Io: hai ragion....
Blog: zittttttto!!!!! Taci che ancora sono nervoso!
Io: .................
Blog: .............
Io: ................................................................
Blog: .............................................................
Blog: puoi parlare ora. Se hai qualcosa di intelligente da dire. Quindi....
Io: Quindi cosa?
Blog: ecco, per l'appunto!
Io: ok, dai. Ti chiedo scusa, per l'ennesima volta, lo so! Ma scusami, davvero. Ti ho trascurato, ho cazzeggiato, sono stato (e sono) anche molto impegnato, delle volte, proprio per non scrivere solo cazzate, magari non passo a trovarti....ma tu sei il mio Blog e io il tuo Autore....per cui ti voglio bene. Ti ho trascurato, lo so. Ma questo non cambia i miei sentimenti nei tuoi confronti! Perdonami dai! Lo sai che il perdono è la supremazia massima...e tu sei superiore!
Blog: bastardo! Non fare leva sui sentimenti! A me non hai pensato, qui, solo! Vedevo tutti gli altri blog con i suoi padroni scorrazzare per la rete e io qui, in un angolino, con la testa bassa, triste...mi hai trattato male!
Io: hai ragione. Non mi sono comportato bene. Vorrei poterti dire che non capiterà mai più, ma sarebbe una promessa da marinaio. Posso dirti che sei sempre nel mio cuore, indipendentemente dalla frequenza con cui passo a trovarti o scrivo qui. Ti amo. Sei parte di me. Volerti male sarebbe voler male a me stesso. Perdonami.
Blog: abbracciami. Stronzo.
L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio
Blog: .......
Io: ...Ciao eh!
Blog: Stronzo!
Io: .....
Blog: e "Ciao" un cazzo!
Io: ...................................
Blog: ecco bravo: taci che è meglio!
Io: ma cos....
Blog: ti ho detto di stare zitto!!!
Io: scus...
Blog: zitto!
Blog: zitto che mi devo calmare! Brutta testadicazzocoglionestronzobastardo che non sei altro! Se ti capita e non hai di meglio da fare passa da qui e ricordati che hai un blog eh!!! Anzi: non un blog, uno qualsiasi, ma io, che sono il tuo Blog! Cretino!!!!!
Io: hai ragion....
Blog: zittttttto!!!!! Taci che ancora sono nervoso!
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Io: ................................................................
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Blog: puoi parlare ora. Se hai qualcosa di intelligente da dire. Quindi....
Io: Quindi cosa?
Blog: ecco, per l'appunto!
Io: ok, dai. Ti chiedo scusa, per l'ennesima volta, lo so! Ma scusami, davvero. Ti ho trascurato, ho cazzeggiato, sono stato (e sono) anche molto impegnato, delle volte, proprio per non scrivere solo cazzate, magari non passo a trovarti....ma tu sei il mio Blog e io il tuo Autore....per cui ti voglio bene. Ti ho trascurato, lo so. Ma questo non cambia i miei sentimenti nei tuoi confronti! Perdonami dai! Lo sai che il perdono è la supremazia massima...e tu sei superiore!
Blog: bastardo! Non fare leva sui sentimenti! A me non hai pensato, qui, solo! Vedevo tutti gli altri blog con i suoi padroni scorrazzare per la rete e io qui, in un angolino, con la testa bassa, triste...mi hai trattato male!
Io: hai ragione. Non mi sono comportato bene. Vorrei poterti dire che non capiterà mai più, ma sarebbe una promessa da marinaio. Posso dirti che sei sempre nel mio cuore, indipendentemente dalla frequenza con cui passo a trovarti o scrivo qui. Ti amo. Sei parte di me. Volerti male sarebbe voler male a me stesso. Perdonami.
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