venerdì 29 maggio 2009

Paris

Ormai sono passate due settimane dal ritorno...ricordi della splendida Parigi, città che ancora ho visitato poco e a cui devo assolutamente dedicare più tempo (oltre alla mia amata Londra!).

Devo dire che, sostanzialmente, era la prima volta che viaggiavo da solo (anche se poi in realtà solo ci sono rimasto una giornata...): non ero spaventato, però era una cosa che non avevo mai fatto e quindi una leggera tensione c'era... Bè, le sensazioni sono state molto positive. Un senso di "libertà" strano ma piacevole. Sicuramente alla lunga la solitudine si farebbe sentire, ma credo che un breve periodo sia in qualche modo anche positivo e salutare. Intendiamoci: non che viaggiare in compagnia non mi piaccia o sia noioso o negativo (ovvio che dipende dalla compagnia! ;-) ), comunque se si dovesse ripresentare la necessità di un viaggio in solitario di sicuro lo affronterei in modo positivo.


La "scusa" di Parigi è stata data dall'invito che mi ha fatto un amico, direttore di un piccolo (ma tanto importante) teatro della capitale francese, che, insieme alla sua compagnia, qualche mese fa è stato ospite nella nostra "piccola" stagione teatrale. E' stato davvero piacevole incontrare "a casa loro" Rui, Thomas, Vincent, Delphine, Tangui, Antonia, Teresa, il mitico Toninho e tanti altri amici. Sono esperienze che rimangono impresse nel profondo.


Ho visitato il Louvre...in 2 ore! Ci vorrebbero 2 settimane...grazie a Francesco, che conosce il museo meglio di casa sua, che mi ha fatto da cicerone, mostrandomi le cose più importanti in così poco tempo.

Gente impazzita per Monna Lisa...

Poi...poi l'Orangerie...e Monet...un mito! Le Ninfee sono uno spettacolo assoluto...se avrete occasione vi consiglio di leggere City di Alessandro Baricco, dove uno dei suoi strambi personaggi offre una lettura per l'opera del pittore francese...geniale!!
Che poi le Ninfee me le sono guardate a modo mio: lettore mp3 + Pink Floyd + Shine on You Crazy Diamond (completa, dalla parte prima alla nona)...e mi sono perso tra acqua, fiori, suoni, alberi, colori....


A quando il prossimo viaggio??? :-)

Che classe!

Fatto anche questo!
Da ieri sera posso dire di avere anche recitato su un palco! Recitato...insomma: interpretavo me stesso e dovevo dire 3-battute-3, comunque è stato bello e divertente! :-D
Bravi soprattutto i "Torsoli di Mela" che, praticamente senza provare, hanno messo in piedi questa breve rappresentazione.
Che dire: la classe non è acqua! Quindi si spalanchino le porte dei teatri di Broadway, del West End di Londra, di Parigi, di Roma! Se c'è crisi la combattiamo riciclandoci!
Che poi vedi certi "attori" (in realtà soprattutto "attrici") che sono talmente tanto pietosi che potrei davvero avere un futuro anch'io...
To be, or not to be...

martedì 26 maggio 2009

Folle

Che si stava poi meglio a Parigi. Per quanto breve, pur sempre una vacanza. E con 7/8 gradi in meno! E con il cervello "in folle"...

venerdì 15 maggio 2009


Sono un tantino stressato...per forza! Con certi clienti/personaggi come FAREBBI a non esserlo???!!! Ma che sono tutti fenomeni in 'sto mondo? Tutti a pontificare, a dire "eh, no io so che è così (e se lo dico IO che sono il dio è così. Punto e basta. E tu essere inferiore taci e subisci)".


Scusate se ve lo dico: ma a fare il mio mestiere SAREBBI piuttosto capace, quindi non rompeste troppo i maroni (inteso come testicoli, non come il ministro dell'Interiora...)! Thanx :-)

mercoledì 13 maggio 2009


Ciao Blog,
ti ho trattato male...di brutto proprio...
Nulla da scrivere in tutto questo tempo?? Possibile?? No, non è possibile...è invece possibile che le cose da fare/pensare/non fare/dire/non dire/stramaledire siano talmente tante da mandarmi in tilt. O quasi.

A me fondamentalmente piacciono le cose "semplici", i percorsi lineari. O meglio: se una cosa è semplice e il percorso lineare non vedo perchè si debba inutilmente complicarlo. Che divertimento c'è in questo "sport"?? Proprio non lo capisco...infatti quella parte della mia vita che fa parte di un determinato mondo (quello che per eccellenza complica anche "l'incomplicabile") a volte non mi piace proprio, anzi mi fa pensare (in modo semplice, lineare e diretto): ma io che cazzo ci faccio qui??!

Con la promessa di essere più presente.
Kiss