martedì 4 maggio 2010

D'amore, musica ed altre sciocchezze

Sto leggendo un libro su Bruce Springsteen.

Dopo gli inarrivabili Pink Floyd il buon Boss siede sul secondo gradino del mio podio musicale.

Ho letto per ora 2 capitoli (ho appena iniziato...e poi sono lento a leggere!) che in pratica raccontano, a grandi linee, i primi 2 dischi (Greetings from Asbury Park N.J. e The Wild, The Innocent & the E Street Shuffle). Lo schema del libro è sostanzialmente questo: un disco, un capitolo. Al di là dell'enfasi un "tantino" eccessiva che l'autore mette nel descrivere queste prime 2 opere del nostro working class hero (non oso immaginare, se questo è il trend, cosa leggerò tra poche pagine a proposito di Born to Run o Darkness on the Edge of Town!) quello che volevo sottolineare è una frase che l'autore riporta: in realtà non è una frase, ma una parte di articolo che scrisse Jon Landau e che è divenuto un pezzo giornalistico storico. Ricordavo la famosissima "questa sera ho visto il futuro del rock'n'roll e il suo nome è Bruce Springsteen", ma quello che più mi ha colpito è una parte del medesimo articolo che avevo letto tanto tempo fa ma che avevo perduto nei cassetti della memoria. O forse all'epoca non gli avevo dato così importanza. Il pensiero completo (riportato nel libro) di Landau è questo:

"Stasera qualcuno mi restituisce il piacere di scrivere come facevo un tempo, senza alcuna riserva. Lo scorso giovedì, all'Harvard Square Theatre, ho visto il mio passato rock'n'roll scorrermi davanti agli occhi. E ho visto dell'altro: ho visto il futuro del rock'n'roll e il suo nome è Bruce Springsteen. In una notte in cui avevo bisogno di sentirmi giovane, lui mi ha fatto sentire come se stessi ascoltando la musica per la prima volta."
All'epoca dell'articolo il giornalista aveva 27anni...ma si sentiva vecchio. Ora io non mi sento vecchio (ma sai proprio per niente!!!) ma riflettendo sull'ultima frase riportata mi sono chiesto "chi è che oggi mi trasmette la sensazione di ascoltare musica per la prima volta?" O meglio: c'è qualcuno di "nuovo" che oggi mi fa sentire così giovane che sembra che stia ascoltando musica per la prima volta?? Se ripenso alla mia giovinezza, alle mie scoperte musicali, fatte un po' alla volta, e al piacere enorme, alla sorpresa, all'emozione che mi davano non posso non dire che oggi nessuno riesce (o è ancora riuscito) a riportarmi quello stato di grazia.
Mi ricordo quando ho "scoperto" i Pink Floyd (in realtà tra mio padre e i miei zii che abitavano sopra di noi li ascolto praticamente da quando sono nato...), la prima volta che ho sentito Comfortably Numb, la prima volta che ho sentito i Jethro Tull (To Cry You a Song), o i Genesis, o quando mi hanno prestato una cassetta e mi hanno detto "ascolta questi che sono dei fenomeni" ed è partito Alchemy dei Dire Straits... E poi la PFM, Altaloma Five 'Till Nine, o i Led Zeppelin, Eric Clapton, Born to Run di Springsteen, Franco Battiato e la sua Voce del Padrone o quando Vasco Rossi faceva ancora cose interessanti...Fabrizio De Andrè... Insomma: dov'è finito quello stupore??
Davvero ormai ho ascoltato "tutto" e quindi tutto mi lascia quasi indifferente? Possibile che non ci sia nessuno oggi capace di farmi salire un brivido lungo la schiena? Nessun artista (nuovo) che sia capace di farmi venir voglia di "buttarmi" nella sua musica?... Ben Harper è sicuramente un fenomeno, ma ormai parliamo di una storia che viene da lontano. I Kula Shaker mi piacciono molto, ma hanno fatto in tutto 3 album e chissà se e quando produrranno il quarto... Vinicio Capossela è molto bravo... Poi?... ??.... ????..... Voglio (vorrei) qualcuno che mi faccia sentire come se stessi ascoltando musica per la prima volta!!!!!!

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