mercoledì 19 gennaio 2011

Contribuiamo

Ciao Blog, come ti avevo accennato questo sarà un anno elettorale per noi... quindi: ecco un primo contributo alla campagna elettorale! Leggilo e poi fammi sapere cosa ne pensi... :-)


DUE

Non è un mistero: sono da sempre un sostenitore del limite di eleggibilità di 2 legislature. Così come per i sindaci questo limite è regolamentato dalla legge credo lo si debba fare proprio anche per i consiglieri comunali e gli assessori. Nessun motivo personale, ma una semplice regola che permetta a tutti di avere spazio, che permetta un ricambio di volti e persone, che si traduce in un ricambio di energie, idee, punti di vista. Un governo sempre al passo con i tempi, mentalmente aperto e attento a tutto ciò che il territorio, nella sua evoluzione, richiede. Una semplice regola che deve, ovviamente, essere accompagnata da un lavoro da parte delle forze politiche per preparare costantemente nuove persone, mettendole in condizione di poter raccogliere la sfida del nuovo ruolo. Di solito alla richiesta di limite di mandato le obiezioni più frequenti ricadono nella sfera dei “perchè rinunciare ad una persona se è brava?”. Penso che non si debba rinunciare a nessuno, così come credo che nessuno sia insostituibile. Semplicemente si può continuare a fare politica attiva con ruoli diversi, non per questo meno importanti.
Quanto sopra si deve poi “scontrare” con la realtà quotidiana, con tutte le difficoltà che ci sono nel trovare nuove persone interessate e disposte ad impegnarsi in modo serio e profondo. Sinceramente però ritengo che se non c'è ricambio sia soprattutto frutto di una scelta consapevole (non per questo sbagliata, sia chiaro): Castellarano conta ormai 15mila abitanti e credo che, almeno per rispetto di quei piccoli paesi dove veramente le difficoltà sono reali, non ci si possa “nascondere” dietro a queste scuse. E' vero che a volte per “andare avanti” si deve fare un passo indietro, ma è altrettanto vero che se si lavora bene, in modo organizzato, con un progetto a lungo termine e chiaro, “andare avanti” significa guardare al futuro con occhi sempre nuovi, ben consapevoli e rispettosi e riconoscenti per quello che è stato, ma proiettati verso l'orizzonte che si apre davanti.
Aggiungo anche che sarebbe bene evitare i doppi incarichi: permettere a più persone di maturare esperienza, suddividere i compiti, concentrarsi su una sola mansione credo che aiuti sempre il buon governo del comune.
La scelta di ricandidare Gianluca Rivi nasce dalla volontà espressa da mille cittadini e da ragionamenti fatti nelle sedi opportune che concordano nel sostenere che in un momento così difficile a livello economico, sociale e politico Gianluca rappresenti la persona più adatta a traghettarci verso lidi più tranquilli. Sono convinto che da questo punto di vista sia la scelta in assoluto migliore: nessuno può contare sulla sua esperienza, sulle sue capacità, sulle sue conoscenze. C’è voluto sicuramente coraggio da parte sua ad accettare questa sfida, così come poco coraggio (e scarsa programmazione) è stato dimostrato dal “sistema” nel non fare scelte diverse. Quest’ultima considerazione credo che meriti un forte riscatto nella costruzione del programma e della squadra di governo: dimostriamo coraggio nel presentare un programma innovativo, che si ponga degli obiettivi importanti, di largo respiro, nel segno della “sostenibilità”, della trasparenza, del coinvolgimento, senza nessuna paura. Abbiamo le capacità e i mezzi per realizzare ciò che riteniamo positivo per la nostra comunità, a cui, attraverso la campagna d’ascolto, stiamo chiedendo un grande contributo di idee che ci indichi come vorrebbero Castellarano nel 2016, dopo cinque anni di mandato. Dimostriamo ancora più coraggio nel costruire una squadra di amministratori proiettata al futuro, guidata da un uomo di grandissima esperienza e composta da persone che abbiano stimoli, idee, voglia, passione, che abbiano il bene comune come punto imprescindibile da perseguire, che si sgancino da vecchie logiche, senza personalismi, che abbiano voglia di mescolare esperienze diverse, che arricchiscono personalmente e che, di solito, offrono alla comunità le soluzioni migliori.
I sogni spesso restano tali solo perché non si prova a realizzarli. Io vorrei provarci.

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