lunedì 19 dicembre 2011

Ciuf ciuf

Come mi ha fatto notare qualcuno una volta: "hai perso il treno"...
Grazie, avevo pensato.
E subito dopo il mio pensiero è stato "di treni, per fortuna, ce ne sono tanti. Così come di stazioni."
Oggi faccio notare che "hai perso il treno", perchè il treno manco si è voluto fermare alla tua stazione, per altro. Ma ripasserà e ne ripasseranno altri, non ti preoccupare.
Intanto sai come ci si sente a rimanere a piedi sulla banchina.
Che poi alla fine così male non si sta. Basta non faccia troppo freddo.

2 su 4

Come le bollette che non erano state pagate...
Ora comunque "bravi bambini" che mi avete ridato la connessione

giovedì 8 dicembre 2011

Domanda lecita

E' da ieri sera che la connessione in casa non funziona...sono in "prestito" da mamma e papà (oltre che a pranzo a scrocco, ma questa è un'altra storia). La domanda nasce spontanea: Riccardo la bolletta che ti avevo dato l'hai pagata???!!

venerdì 2 dicembre 2011

Dimentica il momento

Non so perchè non l'abbia mai fatto prima.
Voglio dire: la musica, in particolare suonata dal vivo, per me è il massimo.
Eppure stasera, per la prima volta in vita mia, assisterò ad un concerto di musica classica.
Cioè: ho già visto qualcosa, ma mai un'orchestra di quasi 200 elementi suonare davanti ai miei occhi, facendo arrivare le note alle orecchie e poi giù fino al centro del cuore.
E so già che sarà un'emozione grandissima, una di quelle botte che rischiano pure di far scendere una lacrima.
E che orchestra! Composta da 200 ragazze/i dai 17 ai 26 anni che seguono il progetto lanciato dal musicista e filantropo Josè Antonio Abreu, la Orquesta Sinfónica de Venezuela Simón Bolívar, diretta da un giovane ma già affermatissimo Diego Matheuz (uno dei "figli" più illustri del Progetto Abreu) sono sicuro che mi lascierà un segno di quelli che non si vedono ma ti rimangono impressi per sempre.
Sarà solo e semplicemente musica.
Sarò solo e semplicemente musica.