2554 contro sei, in diminuzione.
Il problema è che la Guida Galattica per Autostoppisti l'ho letta dopo. L'avessi fatto prima avrei saputo dell'indice di probabilità, avrei saputo che per far funzionare l'astronave Cuore d'Oro serve la Propulsione d'Improbabilità Infinita.
240712 contro uno, in diminuzione.
Che ne potevo sapere che da un momento all'altro, inaspettati, sarebbero arrivati i Vogon a cancellare il mio mondo, con una semplice chiamata dal cellulare??! Tranquilli come una qualsiasi altra giornata, mentre se ne andavano a cena con amici: "Aspetta che distruggiamo il mondo di questo sfigato qui mentre raggiungiamo il ristorante".... Poi a divertirsi, come se nulla fosse, e poi a nanna, a dormire sonni tranquilli di bambino. Che poi scusa: ma questa superstrada doveva passare proprio sopra la mia vita? Ed è veramente necessaria? Dove cazzo dovete andare?? Avessi letto prima avrei tenuto con me almeno un asciugamano...
280712 contro uno, in diminuzione.
Non potevo nemmeno sapere che per quanto le cose si stavano mettendo male....potevano andare anche peggio!! Perchè oltre al mio mondo in rovina anche le parole dette anche solo qualche giorno (ora) prima, che non hanno mondi che si possono abbattere, per certe forme di vita della Galassia evidentemente non valgono poi molto. Quindi scopro che per fare funzionare l'astronave serve che i giorni siano meno di quelli concordati prima della seconda pugnalata, perchè, anche nella Galassia più remota e sconosciuta, l'ospite dopo qualche giorno (pochi) puzza! Questo potevi dirmelo Ford.
010812 contro uno, in diminuzione.
Silenzio. E' meglio il silenzio. Che solo il suono peggiora la situazione. Servirebbe un pesciolino interprete nell'orecchio. Non c'è. Allora meglio il silenzio. Silenzio.
040812 contro uno, in diminuzione.
Le probabilità si intrecciano. Le improbabilità si fanno reali. Sette contro sei. In diminuzione. Nemmeno paragonabili per unità di misura. Eppure c'è chi pensa di poterlo fare: Galassie lontane, pensieri diversi, forme di vita con poche migliaia di anni. Eppure. Eppure per farla funzionare questa cazzo di astronave devo sopportare anche questo. E questo la Guida Galattica non lo diceva...si dovrà aggiungere un capitolo specifico.
100812 contro uno, in diminuzione.
La Propulsione d'Improbabilità Infinita tiene conto del tempo? Mi sa di no...essendo "Improbabilità Infinita" probabilmente se ne sbatte altamente del tempo. Bè, qui non è che si possa fare finta che il tempo non esiste. C'è e come! E a volte fa così male che speri che si fermi, o che accelleri, o che tutto finisca con un unico botto secco. Lento. O troppo veloce. Poi i momenti arrivano. E già non ti ha aiutato, il tempo, e in più devi sopportare altre pugnalate. Vanno e vengono. Anche 4 per notte. La prima. Chissà le altre.
160812 contro uno, in diminuzione.
E ora pensi che sia tutto più semplice? Che il generatore di Probabilità/Improbabilità Infinita/Finita abbia finito (e te dai!) il suo compito? Pensi davvero che l'astronave Cuore d'Oro ormai funzioni per inerzia? Col cazzo! In tutti i sensi! Nulla è più come prima! Nulla lo sarà mai più. E hai un bel da autoconvicerti, ricordare tutto quello detto nei 2554 (contro sei), essere sicuro che ci credi, davvero, ma anche essere consapevole che è così difficile da mettere in pratica, nella realtà. Mi sento a volte (anche troppo spesso) come Marvin, il robot depresso (che più depresso non si può: ripigliati Marvin, ti prego!). C'è di peggio?? Bè, se c'è di meglio si, c'è anche di peggio. E viceversa, naturalmente.
300812 contro uno, in diminuzione.
E le Probabilità più Improbabili vissute forse trovano la quadratura del cerchio. Forse. Perchè ancora non riesco a vedere nel futuro, ma almeno posso sperarci. In uno migliore. Forse scoprirò finalmente Magrathea, vedrò il progetto che era stato fatto per il mio mondo, conoscerò i topini (ci sono anche quelli, porca di quella troia! E vai con le Improbabilità più Probabili), vedrò anche le due teste di Zaphod. E, forse, capirò qualche pezzetto di vita in più. Futuro. So che di viaggi ce ne saranno ancora tanti. Quindi è decisamente meglio che, ora che ce l'ho, legga per bene la Guida Galattica, così da essere preparato (almeno un po') meglio per i prossimi viaggi interstellari. Che forse sono già iniziati.
Vostro
Arthur Dent
martedì 28 agosto 2012
martedì 21 agosto 2012
Fin troppo
Ho messo da parte il mio cuore. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio ego. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte i miei sogni. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia rabbia. Ma non era abbastanza
Ho messo da parte la mia coerenza. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia felicità. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia dignità. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte le mie lacrime. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio cazzo. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio sguardo. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio dolore. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la luna. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio mondo. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio sorriso. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio odio. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio stomaco. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia mente. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia voce. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte i miei pensieri. Ma non era abbastanza.
Non era abbastanza.
Non era.
Abbastanza.
Ho messo da parte il mio ego. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte i miei sogni. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia rabbia. Ma non era abbastanza
Ho messo da parte la mia coerenza. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia felicità. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia dignità. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte le mie lacrime. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio cazzo. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio sguardo. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio dolore. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la luna. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio mondo. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio sorriso. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio odio. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte il mio stomaco. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia mente. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte la mia voce. Ma non era abbastanza.
Ho messo da parte i miei pensieri. Ma non era abbastanza.
Non era abbastanza.
Non era.
Abbastanza.
sabato 18 agosto 2012
Vacanza
Ho attraversato il mare Adriatico in barca a vela (andata e ritorno) in notturna. Il cielo era talmente tanto bello che quasi mi ha ucciso. La volta celeste era uno spettacolo davvero incredibile, si poteva quasi toccare, perdersi tra le forme, tra quelle migliaia di luci che punteggiavamo il telo scuro del palcoscenico.
Notte. Tu. Il vento. Telepatia. Le stelle.
E i tuoi pensieri. Che sono più delle stelle.
Ne ho viste talmente tante cadenti che se si infila anche solo l'1% dei desideri espressi sarei l'uomo più felice del mondo!
Ho attraversato il mare Adriatico in barca a vela (andata e ritorno) in notturna.
Mi sono perso, tra luci, musica e discorsi. Mi sono emozionato. E arrabbiato. E ho ragionato. E ho perso la ragione. E ho pianto. E ho finito le lacrime. E ho sorriso. E ho finito la felicità.
Tutto da solo.
Non c'era luna. Non ti posso nemmeno vedere sulla faccia oscura. Non c'è nemmeno quello.
Notte. Tu. Il vento. Telepatia. Le stelle.
E i tuoi pensieri. Che sono più delle stelle.
Ne ho viste talmente tante cadenti che se si infila anche solo l'1% dei desideri espressi sarei l'uomo più felice del mondo!
Ho attraversato il mare Adriatico in barca a vela (andata e ritorno) in notturna.
Mi sono perso, tra luci, musica e discorsi. Mi sono emozionato. E arrabbiato. E ho ragionato. E ho perso la ragione. E ho pianto. E ho finito le lacrime. E ho sorriso. E ho finito la felicità.
Tutto da solo.
Non c'era luna. Non ti posso nemmeno vedere sulla faccia oscura. Non c'è nemmeno quello.
venerdì 10 agosto 2012
Boa
Siamo arrivati anche qui, alla fine. Inevitabilmente. In questa giornata che segna il cielo colore della notte con improvvisi lampi di stelle cadenti. Esprimete desideri. I vostri. Il mio. Anzi: i miei, che è meglio puntare in alto.
Giro di boa, oggi. Finalmente direi, dopo un'attesa quasi estenuante, a colorare di grottesco una sceneggiatura da premio Oscar. Giro di boa a segnare nuove direzioni.
E prova del nove, anche, per capire se la direzione non è così sbagliata, se è diversa ma comunque sopportabile. E supportabile.
Desideri. I vostri. Il mio. I miei
Giro di boa, oggi. Finalmente direi, dopo un'attesa quasi estenuante, a colorare di grottesco una sceneggiatura da premio Oscar. Giro di boa a segnare nuove direzioni.
E prova del nove, anche, per capire se la direzione non è così sbagliata, se è diversa ma comunque sopportabile. E supportabile.
Desideri. I vostri. Il mio. I miei
martedì 7 agosto 2012
Solo il suono del mio passo
Ho camminato su un sentiero, a lungo. Splendidi paesaggi, maestosi orizzonti, giornate dove il sole illuminava la sconfinata bellezza della natura. Ho camminato seguendo i miei passi, senza mai voler tornare indietro, sicuro e incerto, come un bambino con la vita davanti. Ho riposato, ho sorriso, ho pianto, mi sono stupito. Ho sofferto e ho raggiunto tante soddisfazioni. Estasi per la bellezza. Indescrivibile, da lasciarti senza fiato, talmente bella da non poter immaginare come possa essere. All'improvviso il tempo è mutato. Inaspettato. Più per la velocità che per l'atto in sé. Sole. Splendido. Solo qualche piccola e leggera nuvola lontana, all'orizzonte. Nemmeno il tempo di arrivare alla fine di un ragionamento e il gelo, la pioggia, il cielo cupo ha avvolto tutto, lasciando a mala pena la possibilità di ripararsi, almeno un poco. E' così bella la natura, anche se le condizioni sono pessime. Incredibile. Tutto intorno è esattamente quello che era prima. Ma i tuoi occhi vedono attraverso una luce diversa. Tutto è uguale, niente lo è più. E anche quando, ripreso il cammino nell'interperie, anzichè migliorare la situazione peggiora, per quanto possa sembrare impossibile, continuo sul sentiero, sicuro e incerto, che tutta la bellezza che mi circonda prima o poi tornerà a risplendere sotto la luce dell'est. E tutto sarà di nuovo come prima. E niente lo sarà più.
sabato 4 agosto 2012
Sette
...and if I lay here, if I just lay here
would you lie with me and just forget the world?...
Una volta era questo.
Ora è solo -6
would you lie with me and just forget the world?...
Una volta era questo.
Ora è solo -6
giovedì 2 agosto 2012
Viaggio
10 minuti. O poco più. Un tratto di strada che divide casa mia dal nido d'amore di una coppia di amici. Sono in macchina da solo, la radio naturalmente accesa e una luce del cielo, al crepuscolo, decisamente bella. Non ci sono tante automobili.
Vetri che si incrociano, ruote, scarichi, tumori. Dietro a quel sottile strato di materiale trasparente teste, visi, capelli, occhi che scrutano il percorso.
E che incrociano sguardi dalla direzione opposta.
Mi sono sempre chiesto.
Chi sei? Qual'è la tua storia? Dove stai andando? Hai qualcuno che ti aspetta a casa? Sei sposato? Hai figli? O sei solo e stai andando in una casa piena solo di te?
Altro vetro. Altre storie. Cosa canti? Sei felice? Stai raggiungendo gli amici? Perchè sei sola in macchina? E nella tua vita? Ruote, scarichi. Altre storie.
Questo lo conosco! Come mai vai da questa parte? Chi ti sta aspettando? E il vetro che ti sta dietro. Perchè ridi? La vita è così difficile? Hai mai provato dolore? Sei innamorato?
Curva. Rotonda. Altra rotonda. Altra rotonda. Il mondo ormai è rotonda.
E tu, con la freccia attaccata: stanotte ti addormenterai serena? Ci saranno braccia a tranquillizzarti? Serviranno?
Non ho mai smesso. Non ho mai iniziato. Vorrei sapere storie, vite, segreti. Chi siete tutti voi. E cosa vedete dietro a questo vetro?
Vetri che si incrociano, ruote, scarichi, tumori. Dietro a quel sottile strato di materiale trasparente teste, visi, capelli, occhi che scrutano il percorso.
E che incrociano sguardi dalla direzione opposta.
Mi sono sempre chiesto.
Chi sei? Qual'è la tua storia? Dove stai andando? Hai qualcuno che ti aspetta a casa? Sei sposato? Hai figli? O sei solo e stai andando in una casa piena solo di te?
Altro vetro. Altre storie. Cosa canti? Sei felice? Stai raggiungendo gli amici? Perchè sei sola in macchina? E nella tua vita? Ruote, scarichi. Altre storie.
Questo lo conosco! Come mai vai da questa parte? Chi ti sta aspettando? E il vetro che ti sta dietro. Perchè ridi? La vita è così difficile? Hai mai provato dolore? Sei innamorato?
Curva. Rotonda. Altra rotonda. Altra rotonda. Il mondo ormai è rotonda.
E tu, con la freccia attaccata: stanotte ti addormenterai serena? Ci saranno braccia a tranquillizzarti? Serviranno?
Non ho mai smesso. Non ho mai iniziato. Vorrei sapere storie, vite, segreti. Chi siete tutti voi. E cosa vedete dietro a questo vetro?
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